PERCHE’ INTERESSA LA LEGGE REGIONALE DEL PIEMONTE
Il Piemonte è, per taluni aspetti, Regione assimilabile al Lazio: vi è presente un grande polo centrale, Torino, che detiene lo status di Città Metropolitana, ed ha un territorio in cui sono presenti Province montane, poco densamente popolate.
La produzione idroelettrica del Piemonte (14,4% quota nazionale) è in larga parte ripartita tra tre Province: Torino, Cuneo, Verbania.
Anche se, in termini assoluti, molto inferiore, la produzione idroelettrica del Lazio (2,1% quota nazionale) è ugualmente principalmente ripartita tra Roma, Frosinone e Rieti.
QUALI PASSI HA COMPIUTO REGIONE PIEMONTE PER ASSICURARE ALLE PROVINCE MONTANE UNA EQUA RIPARTIZIONE DEI PROVENTI DELLE CONCESSIONI?
La Regione Piemonte ha disposto una trattazione organica della tematica delle concessioni idroelettriche, assicurando alle Province montane la corresponsione di cospicui introiti, a fronte della attribuzione alle stesse di funzioni aggiuntive, attraverso i seguenti passi.
PASSO 1 – RICONOSCIMENTO DELLA SPECIFICITA’ DELLE PROVINCE MONTANE
La Regione conferisce alla provincia del Verbano Cusio Ossola le funzioni ulteriori, tra cui:
- attività di prevenzione, gestione sostenibile e controllo dei rischi idraulici, idrogeologici, geotecnici e valanghivi
- pianificazione, programmazione e tutela della rete idrografica e per la difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico
- erogazione di servizi geologici di intervento specialistico per la valutazione tecnico-scientifica dei dissesti attivi, del grado di sicurezza del transito lungo punti critici della rete viaria principale provinciale, per il censimento e la valutazione del grado di esposizione al danno di abitazioni civili, in situazioni di emergenza e di pronto intervento in collaborazione con la protezione civile anche al fine di supportare le azioni degli enti locali sul territorio;
- educazione e comunicazione ambientale
- redazione ed adozione di piani forestali territoriali
- partecipazione nella definizione e programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione
In esito al conferimento di tali funzioni, trasferisce alle provincie di Torino, Cuneo e Verbano Cusio Ossola tra il 50 e il 60% degli introiti dei canoni concessori, ed ulteriori quote per la interventi di recupero e valorizzazione delle strade bianche nei territori montani, con particolare attenzione a quelle di interesse storico e turistico
PASSO 2 – DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DEI BANDI DI GARA PER LE NUOVE CONCESSIONI
Legge regionale 29 ottobre 2020, n. 26. Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico.
La Legge definisce, anzitutto, le modalità̀ di assegnazione e i termini di avvio delle procedure, selezionando come possibili contraenti:
- operatori economici individuati con procedure ad evidenza pubblica;
- società̀ a capitale misto pubblico-privato, con socio privato scelto attraverso evidenza pubblica.
Ed evidenziandone i requisiti organizzativi, finanziari e tecnici
Importante è la definizione di quelli che saranno i criteri di valutazione e aggiudicazione:
- l’offerta migliorativa di produzione energetica e della potenza installata;
- interventi di miglioramento e risanamento ambientale;
- modalità̀ di uso plurimo sostenibile delle acque;
- l’offerta economica;
- misure di compensazione territoriale e ambientale;
- interventi finalizzati alla conservazione della capacità utile di invaso.
Vengono, inoltre, definiti Obblighi e limitazioni gestionali, i Miglioramenti energetici, Miglioramento e risanamento ambientale , Misure di compensazione ambientale e territoriale.
PASSO 3 – DEFINIZIONE DEL CANONE DI CONCESSIONE
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2020, n. 84-2637 Regolamento regionale recante: Disciplina del canone regionale e del canone aggiuntivo per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e modifiche ai regolamenti regionali 6 dicembre 2004, n. 15 e 10 ottobre 2005, n. 6 in materia di canoni per uso
… SE RIETI FOSSE IN PIEMONTE?
Applicando alla Provincia di Rieti i parametri applicati nella Regione Piemonte, ove il canone ammonta ad € 40 per kW di potenza nominale media di concessione, più una componente variabile pari al 3% dei ricavi della vendita, si ottiene quanto segue:
- (a) Potenza nominale di concessione Provincia di Rieti: 94.910 kW
- (b) Canone annuale: 40 Euro/kW
- (c) a x b = 94.910 kW x 40 Euro/kW = 3.796.400 Euro
- (d) Ricavi vendita energia elettrica (media) = 20 Milioni di Euro
- (e) Componente variabile 3% dei ricavi di vendita = 200.000 Euro
Ovvero, una canone annuale TOTALE di 4 milioni di Euro, da versare alla Provincia in una percentuale compresa tra il 50 ed il 60%.
In un raffronto con le Province piemontesi, occorre tenere presente che esse detengono maggiori potenze installate in quei territori, maggiori di 7 volte per la Provincia di Cuneo, 9 volte per il Verbano Cusio Ossola, a cui corrispondono trasferimenti economici di 7 e 9 volte tanto rispetto a quelli ipotizzabili per Rieti.
Par. 4 Le concessioni idroelettriche: Regione Lazio proposta di legge 293 del 4 maggio 2021 >