Un incontro di altri tempi, una partecipazione democratica e attiva che non si vedeva da tempo.
Certamente indire un Consiglio Comunale Straordinario all’interno di una stazione ferroviaria può sembrare il preludio per una campagna elettorale.
Ma quello che è venuto fuori intervento dopo intervento ieri sera, 14 Novembre, è l’essenza della politica, è dibattito, è volontà di perseguire un obiettivo comune per un intero territorio che và oltre i confini regionali o provinciali.
Il Sindaco di Orte, che ha fatto gli onori di casa, ha fortemente voluto questo consiglio nella stazione ferroviaria, per sancire il sacrosanto diritto di migliaia di cittadini della provincia di Orte, dell’area della Tuscia, della bassa Umbria (Terni e Spoleto) e della provincia reatina da Amatrice fino alla Sabina, di essere collegati al resto dell’Italia, attraverso l’infrastruttura ferroviaria dell’Alta Velocità e non solo.
Noi di NOME abbiamo assistito, insieme agli amici di Unione Civica di Terni, ad un evento che conferma il nuovo sentimento civico a livello nazionale, laddove i cittadini vogliono tornare ad essere partecipi delle scelte, investendo la politica di responsabilità e doveri per perpetrare e portare a compimento queste ultime.
Tanta gente, tanti pendolari, tanti cittadini erano presenti.
Orte come crocevia nel passato, nel presente e soprattutto nel futuro, di interessi collettivi di mobilità lavorativa, culturale e turistica, di occasioni di confronto fra il mondo del lavoro di questa grande area con il mondo lavorativo del Nord Italia e perché no del Sud.
Un potenziale bacino di utenza stimato in 500mila potenziali clienti, non può che essere la base di una imminente realizzazione di una stazione per l’Alta Velocità, dopo attente valutazioni tecniche, economiche e soprattutto logistiche, laddove la sua eventuale realizzazione non deve determinare ricadute economiche sulle spalle dei residenti in questa area, non deve creare problematiche di limitazione o di percorrenza delle tratte regionali ad uso dei pendolari , ma deve produrre valore aggiunto per tutti.
La serie di interventi politici ascoltati, sono tutti a favore di una soluzione positiva della delibera del Comune di Orte votata all’unanimità, intesa a richiedere a Trenitalia l’istituzione di una stazione dell’AV ad Orte.
Ognuno si è reso disponibile a fare la propria parte nel rispetto dei ruoli istituzionali che vedono le Regioni di Lazio e Umbria unite nel convincere Trenitalia a portare a compimento questa richiesta.
Dietro vi sono interessi molteplici, di sviluppo, di crescita dei territori circostanti e soprattutto della necessità di far conoscere queste zone, questa vasta area, attraverso l’intercettamento dei flussi turistici diretti a Roma, attraverso l’offerta di una serie di pacchetti turistici, di proposte enogastronomiche, di manistestazioni culturali e professionali.
NOME si inserisce positivamente e completamente in questa prospettiva avendo da poco aderito, insieme a UCT e prossimamente allargando questa adesione a Viterbo e Spoleto, alla rete CIVITER (www.civiter.it) che si pone esattamente gli stessi obiettivi.
Dal punto di vista prettamente infrastrutturale e della mobilità, la stazione di Orte deve divenire per Rieti non la soluzione per arrivare a Roma più velocemente con l’AV, ma di arrivare con collegamenti più frequenti e possibilmente diretti e veloci, ad intercettare l’offerta AV per dirigersi a NORD o a SUD dell’Italia, e nello stesso tempo fornire quel collegamento ferroviario veloce ed affidabile verso Roma, in attesa dell’avvio dei progetti fin qui sventolati e ipotizzati ma che ancora non vedono la luce per quanto riguarda il potenziamento della Salaria tra Rieti e Roma e la costruzione di una linea ferroviaria diretta tra il capoluogo sabino e la capitale.
Il Sindaco di Orte, con l’appoggio di altri sindaci di alcuni comuni del Lazio tra i quali Rieti, ha chiesto alla Regione Lazio, rappresentata dell’Ass.re alle Infrastrutture Alessandri, di intercedere presso Trenitalia per una rimodulazione degli orari di tutti i treni attualmente transitanti o con origine e destinazione nella stazione di Orte, analogamente a quanto fatto dai sindaci dei comuni dell’Umbria meridionale all’Ass.re Chianella.
A conclusione dell’incontro l’intervento del consigliere regionale Pirozzi, presente per il legame esistente tra i 2 sindaci consolidatosi dopo il sisma che ha colpito Amatrice, il quale ha voluto soffermarsi sul fatto che sia necessario chiudere con la logica del business a vantaggio di 100mila e a danno di milioni di cittadini.
I servizi essenziali e soprattutto il diritto alla mobilità non può e non deve sottostare alle logiche di mercato.
Riferiamo per dovere di cronaca, che in rappresentanza del Comune di Rieti e della provincia di Rieti erano presenti il VicePresidente della Provincia Marco Cossu e i Cons.ri Fabio Nobili e Moreno Imperatori.