Iniziamo la pubblicazione dei contenuti della conferenza stampa del 10 Febbraio 2018.
Quello che è mancato a Rieti e che manca tuttora è una visione politica per rilanciare l’economia.
Si continua da anni con un approccio improvvisato e monco, di cui sono artefici la politica e quello che dovrebbe essere il suo braccio operativo, cioè il consorzio industriale.
Elementi di base di geografia economica sono platealmente ignorati, però vengono utilizzati a fini propagandistici in prossimità di elezioni amministrative: nessuno ha mai affrontato seriamente il problema dell’isolamento del territorio reatino.
L’abbandono delle grandi multinazionali non ha insegnato nulla alla nostra politica, che non si interroga sulle cause, nonostante siano piuttosto ovvie.
La ASL di Rieti andrebbe preservata e potenziata: non solo per motivi socio-sanitari, ma perché la ASL non può non integrarsi in una progetto di rilancio economico, essendo ad oggi, nonostante tutto, il primo datore di lavoro della città.
Purtroppo, anche la sanità a Rieti è un tema affrontato dalla politica solo per fini elettorali, in modo disorganizzato, con logiche vecchie che continuano a guidare le scelte politiche davanti alla indifferenza dei cittadini.
Le nostre domande:
1. Quale è la visione politica per un rilancio della nostra economia? L’attuale amministrazione conferma il progetto “polo farmaceutico” a Rieti? Cosa sta facendo? Quali sono le tappe e gli investimenti?
2. Per quanto tempo ancora i reatini devono essere presi in giro sui treni multimodali per un collegamento dignitoso e non stop con Roma, seppure via Terni e Orte?
3. Se Amatrice riuscì a contrastare scelte (giuste) della Regione Lazio, anche usando minacce di referendum per andarsene nelle Marche, perchè Rieti non si è mai opposta alle scelte (sbagliate) della Regione Lazio, che finora non ha mai concretamente dimostrato di credere in un ruolo importante del nostro ospedale non solo a Rieti, ma anche nel Lazio e in Italia?