Quanti soldi buttati….

23/05/2018

Rieti maglia nera in Italia per il costo della illuminazione pubblica.
Già ad Ottobre 2017 NOME aveva “fatto i conti” al Comune di Rieti, evidenziano sprechi e margini di risparmio, con una relazione pubblica rilanciata dagli organi di informazione; la ripubblichiamo, alla conoscenza della opinione pubblica e sperando nell’attenzione degli amministratori, sperando che l’articolo de Il Sole 24 ore smuova la progettualità del Comune di Rieti.
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di Marco Orlandi
(……..)
occasione comunque, questa, per invitare l’Amministrazione ad alzare lo sguardo al sistema di illuminazione pubblica di questa città, vetusto ed ormai scarsamente efficiente, creatosi e stratificatosi nel corso di decenni e sul quale andrebbe operato un serio “ripensamento”. Da cittadini, attenti a come vengono spesi i denari della fiscalità, ci chiediamo quali siano le linee di indirizzo ed azione della Amministrazione riguardo tale tema, non trovandoci più nei ruggenti anni ’90 delle “luminarie” che hanno devastato l’Italia e di cui Rieti si rese partecipe con discutibili scelte illuminotecniche, sia in città che nell’immediata periferia (Cimitero in primis, Piazza Tevere, Nucleo Industriale, frazioni, ecc.. ). Oggi i risicati bilanci pubblici, fortunatamente, dovrebbero portare ad un più accorto monitoraggio e gestione delle risorse energetiche, in quanto motivi ambientali e di risparmio delle risorse pubbliche vengono finalmente a coincidere.
Parliamo, soltanto per Rieti, di un patrimonio di oltre 9000 punti luce, di cui circa 1/3 collocati all’interno di impianti di proprietà di Enel Sole (al netto degli apparecchi illuminanti e delle lampade, in carico al Comune) ed i restanti 2/3 all’interno di impianti comunali, per una potenza elettrica complessiva di circa 1.200 kW ed un costo “storico” di energia e manutenzione prossimo ad 1.400.000€/anno.
Qualsiasi cittadino, sollevando lo sguardo tra illuminazione vetusta ed inefficiente e sprechi immotivati (parcheggio Cimitero, svincolo Piazza Tevere, ….), se vedesse tale situazione in casa propria, a fronte di un “reddito” ridotto, si chiederebbe come migliorare tale situazione, puntando nello specifico alla:
  • verifica e messa in sicurezza degli impianti
  • riduzione dei consumi della pubblica illuminazione
  • riduzione dei costi di manutenzione
  • riduzione del flusso luminoso disperso
  • riqualificazione architettonica dei punti luminosi
Partendo da tali considerazioni, ed acquisite le pertinenti informazioni tecniche dai nostri consulenti, abbiamo preso cognizione di scenari di intervento possibili.
Per gli impianti di proprietà ENEL Sole, potrebbero essere attuabili interventi di riqualificazione energetica consistenti nella sostituzione degli attuali apparecchi illuminanti con altri di maggiore efficienza. Per gli impianti comunali, sarebbero ipotizzabili anche altre tipologie di intervento, quali ad esempio l’installazione di riduttori di flusso centralizzati finalizzati alla riduzione dei consumi e alla ottimizzazione della durata di funzionamento degli impianti, con una conseguente riduzione dei costi energetici e di manutenzione grazie al minor utilizzo a piena potenza degli apparecchi e delle lampade.
A titolo esemplificativo, installando i riduttori di flusso è possibile prevedere la riduzione del flusso luminoso di almeno il 30% dopo le ore 24 (quindi per almeno 6 ore al giorno, come previsto dal regolamento regionale per la riduzione dell’inquinamento luminoso), con conseguente riduzione dei consumi energetici, durante le 6 ore di riduzione, pari a circa il 25%.
Nondimeno, si potrebbe valutare l’impiego di apparecchi illuminanti a LED – sui quali, però, non sono stati ancora fugati tutti i dubbi circa la completa innocuità per la salute umana e per l’ambiente di quei LED, tipici dell’illuminazione stradale, che emettono una quantità eccessiva di luce blu.
Cosa significherebbe tutto ciò? Per il Comune di Rieti un risparmio prossimo a 300.000€/anno: in parole povere, 3 milioni di euro in 10 anni da destinare al miglioramento della città, all’illuminazione delle zone scarsamente servite, all’assistenza sociale, alla promozione del territorio e delle sue bellezze. Come finanziare questo percorso? Fondi europei, mutui Cassa Depositi e prestiti, Project Financing, od altro ancora. Potendo, in ogni caso, effettuare l’acquisto del “servizio luce” anche sul mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, senza dover ricorrere ad una gara di appalto.
Il Comune individui rapidamente il canale da attivare, perché ogni anno perso equivale a soldi bruciati, aumento dell’inquinamento ed opportunità disperse nell’aria.
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Nota a margine: il 6 Ottobre 2017 abbiamo segnalato una situazione di pericolo data da due lampioni della illuminazione pubblica pericolanti lungo il muro di confine ex SNIA Viscosa, su una delle strade più trafficate della nostra città. Al 23 Maggio 2018 sono ancora lì, pericolanti.
Da un sindaco che ha vinto la campagna elettorale incentrandola sulle sue note capacità amministrative, ci aspettavamo una azione immediata: in fondo, stiamo parlando di lampadine ……

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