Schizofrenia istutuzionale

10/02/2018

Seconda parte della conferenza stampa del 10 Febbraio 2018.

Oggi trattiamo di politiche di sviluppo.
Un ragionamento esteso all’intera Provincia di Rieti, un vasto territorio mai trattato in ottica di “area vasta”, di fatto privo delle politiche territoriali che altrove si stanno portando avanti, ad esempio tra Umbria e Marche. Per questo ringraziamo oggi per la loro presenza i rappresentanti della Unione Civica di Terni, con i quali stiamo da alcuni mesi tessendo ragionamenti e relazioni mettendo sul tavolo esperienze e interessi comuni.
Veniamo al tema.
A Rieti osserviamo ad uno sfilacciamento della filiera istituzionale, non si coglie capacità di sintesi ed azione in una direzione comune. La conseguenza è una schizofrenia dei rapporti istituzionali ed economici nella politica, nella Amministrazione, nella società civile, nella Città tutta.
Una malattia di Rieti, la chiamiamo “schizofrenia istituzionale”. Ad ultimo, solo per portare esempi, deflagra nelle vicende del parcheggio dell’Ospedale de’ Lellis, in quella di Acqua Sabina, nello stallo del Consorzio Sociale.
Un clima di “schizofrenia” del sistema Rieti, in cui la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. In cui ciascuna componente si fa portatore di interessi particolari non sovrapponibili con l’utilità generale. E con questa affermazione non ci riferiamo solo alle diverse componenti politiche, ma anche a diverse amministrazioni che operano su uno stesso territorio.
La “schizofrenia istituzionale” è una malattia con radici profonde, siamo andati a cercarne i sintomi, come medici psicologi siamo andati a scavare nei comportamenti della Amministrazioni che rappresentano il corpo amministrativo del nostro territorio. E’ per questo motivo che abbiamo scelto di portare all’attenzione alcuni atti del Consorzio Sviluppo Industriale, non perché si abbia un interesse particolare sulle vicende di questo Ente, ma perché all’interno di esso –partecipato da numerosi soggetti politici ed istituzionali – abbiamo trovato tutte le contraddizioni che tengono schiacciato questo territorio su politiche di limitato spessore senza capacità di visione generale e di partecipazione collettiva.
Proprio in questa ottica, abbiamo voluto prendere in analisi, carte alla mano, alcune questioni che portiamo alla pubblica attenzione, domande che consegniamo alla politica ed alla stampa.
Sono tre i temi che affrontiamo e documentiamo: ciascuno di essi, può essere raccontato attraverso gli atti amministrativi del Consorzio, che saranno consegnati in tre momenti successivi all’opinione pubblica: Sabina Universitas, Capannoni industriali dismessi (EX RITEL, strade e parcheggio ospedale dè Lellis).

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