“Una bellissima città, inaccessibile tra le montagne”…. recitava su Rieti un bel servizio della trasmissione FuoriRoma su RAItre dedicata alle provincie italiane. Una visione legata alla morfologia del territorio e alle vie di comunicazione della conca reatina, con l’occhio di chi guarda Rieti provenendo dalla strada che da Roma si inerpica verso la nostra provincia.
Un punto di vista, a cui fa da contraltare un’altra visione, quella dei reatini, che vedono Roma più o meno lontana, od accessibile, a seconda delle possibilità di cui ciascuno può usufruire per raggiungere, per motivi di lavoro, studio, o salute, l’area romana.
La notizia che a breve una ampia porzione del parcheggio di scambio di Fara Sabina, ampiamente utilizzato dai pendolari reatini, sarà posto a pagamento, per “esigenze di riqualificazione” da parte del Comune di Montelibretti (appartenente alla provincia di Roma), allontana ulteriormente la prospettiva reatina, e costituisce una nuova barriera a contrastare lo spopolamento delle c.d. “aree interne”.
Si, perché se si vuole che lavoratori, portatori di reddito, (ma Amazon dove si trova?), abbiano interesse e convenienza a scegliere la provincia come luogo di propria residenza, vanno in tutti i modi agevolate ed incoraggiate mobilità e servizi accessori a servizio del pendolarismo. Ecco perché le battaglie dei pendolari, al pari delle battaglie per le aziende del territorio, devono essere la battaglia di tutta una comunità. Perché sulle ruote del COTRAL e della Ferrovia viaggiano, oltre che amici, figli, parenti, anche milioni di Euro di reddito, che rappresentano la benzina che consente di mantenere in moto qualsiasi idea di difesa, sviluppo e innovazione della nostra provincia. Qualsiasi idea di futuro della nostra città.
Allora, ai nostri rappresentanti istituzionali, a partire dal Sindaco di Rieti, ed in previsione del prossimo rinnovo del consiglio provinciale, un appello, l’ennesimo. Che Rieti si faccia capofila di un ragionamento di “area vasta”, trasversale tra le forze politiche, in grado di supportare proposte operative e progettualità ampie, a partire, come mero esempio, la possibilità di qualificare il parcheggio di Fara Sabina come “parcheggio di scambio” gratuito per gli abbonati metrebus, e dalla previsione di piani tariffari, se così dovrà essere, legati al costo effettivo dell’opera (che sia il più “economico” possibile!!) e differenziato alle diverse esigenze e durata della sosta, anche attraverso il consulto pubblico delle associazioni e dei cittadini che lottano per una vita lavorativa ed un servizio di trasporto migliore.
Senza dimenticare che sia garantito al pendolare il fondamentale diritto di scegliere se arrivare a Roma parcheggiando a Fara la propria macchina o se utilizzare il collegamento “ibrido” gomma/ferro voluto fortemente da Zingaretti, ma rendendo i 2 vettori (Cotral e Trenitalia) complementari l’uno all’altro con orari e corse in coincidenza tra loro e con scambio fronte stazione.