Così. Di botto. Senza senso. Un insulto a Mattarella.
A urne aperte, intorno alle 19.00 di domenica, il Sindaco Cicchetti, sin qui completamente assente sul dibattito referendario, irrompe sulla scena, probabilmente complice il pomeriggio uggioso, e si lancia in un lungo post, dai contenuti – indipendentemente dalla legittima posizione espressa – francamente imbarazzanti.
In precedenza, non abbiamo letto da parte sua alcuna dichiarazione, né abbiamo riscontrato alcuna iniziativa per alimentare dibattito.
Cicchetti non è stato capace di svolgere, qualora avesse voluto, il ruolo politico che altri Sindaci, da posizioni contrapposte, hanno fatto da tempo e per tempo: il suo post su social, dopo aver votato, nel merito vale veramente poco.
NOME Officina Politica, non è quindi certo appassionata alle chiacchiere del Sindaco fuori dal seggio. Le derubrichiamo a chiacchiere da bar.
Piuttosto rimarchiamo come farneticazione politica, sinceramente preoccupante visto il ruolo istituzionale ricoperto, le parole rivolte al Presidente della Repubblica: “Finché sarà Presidente Mattarella che, da siciliano, si faceva candidare in Trentino per essere più sicuro della rielezione, questo non apprezzabile governo rischia di durare.”
E’ per questo che invitiamo il sindaco a una correzione della nota, e alle dovute scuse al Presidente della Repubblica.
Se Cicchetti vuole limitarsi alla “amministrazione” della città, asfalti le strade e cambi le lampadine.
Se vuole fare politica, almeno la faccia nei tempi e nei modi dovuti.